Dall’Ue stop ai veicoli a motore endotermico dal 2035, De Rosa a Radio Alfa: “Decisione oscura e dannosa”

“I numeri dall’Europa non raccontano la verità”, è questo il commento a caldo di Domenico De Rosa, CEO del Gruppo SMET, nell’intervista ad Antonella D’Alto per Radio Alfa, dopo la decisione del Parlamento Europeo di mettere al bando a partire dal 2035 la vendita di veicoli a benzina e diesel di nuova immatricolazione.

“Questa misura è disorientante. È inutile per l’ambiente, dannosa per la società, terribile per le industrie. Tra l’altro le emissioni planetarie ammontano a 3.33 miliardi di tonnellate e le auto incidono su questo montante solo per l’1,4%. Sarebbe importante capire quale sia l’interesse che muove il Parlamento Europeo, già spaccato e uscente”.

Una visione, quella del CEO di SMET, obiettiva e realistica:

“Qualsiasi attività di innovazione ed evoluzione verso una mobilità differente necessita di tempi maggiori rispetto al timing imposto dal Parlamento Europeo – aggiunge De Rosa – perché non è un problema semplicemente dei consumatori, ma di tutto il mondo produttivo che deve costruire un percorso, deve progettare e commercializzare. Gli obiettivi europei erano già molto ambiziosi e l’inasprimento immotivato dei target contribuirà solo ad esempio a squalificare dalle competizioni i motori endotermici, di cui l’Europa è grande produttrice. È una matrice di tutt’altra ispirazione, in tutta evidenza”.

La storia del Gruppo SMET, ad esempio, dimostra un percorso costruito in anni a favore della tutela ambientale:
“Il Gruppo SMET – conclude De Rosa – utilizza da anni veicoli a zero emissioni alimentati a biogas, non si capisce il motivo per cui la politica europea individui come misura salvifica per l’ambiente solo l’elettrico. Non c’è un senso, se non oscuro”.