Stop ai motori endotermici, De Rosa: “Solo dirigismo vuoto”

Dopo l’ultimo braccio di ferro in Europa sfociato nell’accordo tra l’Ue e la Germania che “salva” dal 2035 solo i motori termici che bruciano carburanti sintetici, gli e-fuel, continua il dibattito in Italia sul divieto di vendita di nuove automobili con motore a combustione interna nell’Unione europea a partire dal 2035. I ministri Salvini e Urso hanno criticato aspramente il voto del Parlamento europeo e l’esecutivo della Meloni resta fermo sulla necessità di graduare meglio le tappe verso la decarbonizzazione ed essere più flessibili nelle modalità con l’introduzione del biocombustibile, poi del biometano, quindi dell’idrogeno. L’Italia si appella al principio della neutralità tecnologica, secondo il quale bisogna prendere in considerazione tutte le tecnologie disponibili per una vera transizione ecologica.
Domenico De Rosa, CEO di SMET, in un’intervista a Beatrice Tacchini, giornalista di ALIS Channel, ha delineato bene gli scenari possibili se l’Europa imporrà di adeguare l’intera economia alla sola mobilità elettrica:
“Siamo di fronte ad un concetto chiaro – aggiunge De Rosa – quello del dirigismo che è purtroppo insito nelle politiche Net Zero estreme e che sono contrarie alle logiche del mercato, in cui gli obiettivi comunitari di azzeramento delle emissioni sono strumenti travestiti da buoni propositi, non vere finalità.
Inoltre, il conflitto russo-ucraino evidentemente non ha insegnato nulla a questa Europa sulle dipendenze totali: ieri dalle fonti fossili russe, a breve dalla tecnologia green cinese”.