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Rapporto ASviS 2022, De Rosa “Rappresentiamo modelli di sviluppo che peggiorano, ma si perde tempo a fare greenwashing”

“La sostenibilità è un concetto ampio, non solo ambientale, ma anche economico e sociale” ha commentato il CEO di SMET.

È stato presentato in questi giorni il rapporto 2022 dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, impegnata per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Il report analizza il quadro generale di avanzamento dell’Italia rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030 e contestualmente presenta proposte, indicando gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Nel percorso verso l’Agenda 2030 dell’ONU, in Italia il rapporto fotografa un peggioramento rispetto ad alcuni temi fondamentali come la povertà, le risorse idriche, l’ecosistema terrestre e sul fronte delle istituzioni solide e della cooperazione internazionale.

In sintesi peggioramento e chiusura, in più situazioni sociali e politiche invariate e non migliorate sui piani del lavoro e delle disuguaglianze.

Per Domenico De Rosa il report ha evidenziato una situazione paradossale:

“Bisogna stare molto attenti a sbandierare sostenibilità in tutte le salse, rischiando di scadere nel greenwashing, l’ambientalismo apparente ed ipocrita, e per giunta perdendo di vista i veri traguardi da raggiungere. Coloro che parlano di sostenibilità devono averne a mente il reale significato: un modello totale e complessivo di sviluppo per la vita umana”.

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