10 Ago Rialzo tassi BCE, De Rosa: “In eurozona inflazione da offerta, non da domanda come negli USA”.
La Bce alza i tassi al 4,25%, ai massimi dal 2008, De Rosa: “In eurozona inflazione da offerta, non da domanda come negli USA”.
Il nuovo rialzo dei tassi, nell’ultimo mese, è stato votato dal Consiglio direttivo all’unanimità: è il nono in un anno con un aumento di un quarto di punto percentuale che porta il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%.
Secondo i dati l’inflazione di fondo nell’area dell’euro è pari al 5%, contro un dato complessivo dell’8,9%; negli Stati Uniti l’inflazione di fondo è pari al 7,2%, a fronte di un dato complessivo del 9,1%.
Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, è determinata a riportare il livello dei prezzi al 2% con il nono ritocco consecutivo nell’ambito del ciclo restrittivo avviato a luglio 2022.
Domenico De Rosa, CEO di SMET, ha commentato la decisione consigliando un’analisi corretta dell’inflazione in eurozona:
“Continua la discutibile politica sui tassi da parte della BCE che evidentemente ignora la giusta analisi del fenomeno inflativo – ha dichiarato De Rosa – l’aumento del costo dell’energia e dei beni alimentari, dopo il fenomeno pandemico e il conflitto russo-ucraino, spiega quasi la metà dell’inflazione europea, mentre solo un quinto di quella statunitense. È evidente la differenza: in eurozona ci troviamo di fronte a un’inflazione da offerta, mentre negli Stati Uniti si tratta ormai di una chiara inflazione da domanda ben nota in economia”.
Decisioni, quindi, che non si basano sulla realtà del fenomeno inflativo in eurozona:
“Un’inflazione da offerta non si può combattere alzando i tassi di interesse – ha concluso De Rosa – c’è il rischio che un rialzo veloce dei tassi provochi una frenata economica senza eguali, fino alla recessione”.
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