YIBF ANGI

YIBF, De Rosa: “L’innovazione è il nostro mindset”

YIBF ANGI, Domenico De Rosa ai giovani in platea: “L’innovazione è il nostro mindset”.

Si è tenuta ieri a Milano la giornata dell’ YIBF ANGI dedicata all’innovazione e alla digitalizzazione con oltre 70 speaker, tantissimi partecipanti e migliaia di utenti collegati in diretta streaming nel corso della giornata.

Il Young Innovators Business Forum, alla sua seconda edizione, è stata un’occasione unica per mettere a confronto giovani, istituzioni e imprenditori sulle tecnologie e le prospettive migliori per attrarre investimento e promuovere sviluppo e crescita in Italia. Il Forum, organizzato dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori ha visto tra gli interventi anche quelli di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Valentino Valentini, Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito e di Francesco Tufarelli, Segretario Generale CNEL. La giornata di confronto è stata aperta con i saluti e l’introduzione di Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI.

Non è stato solo il futuro il tema centrale nei vari interventi, ma anche ciò che rappresenta proprio la precondizione essenziale per determinare un futuro migliore: il presente. Un presente narrato soprattutto da manager, da giovani imprenditori e da fondatori di start-up innovative che, con le loro visioni, hanno interessato la vasta platea.

Ha suscitato di sicuro molto entusiasmo tra i giovani l’intervento di Domenico De Rosa, CEO di SMET, che ha parlato proprio a loro e alle loro aspettative, sulla predisposizione giusta per il successo di ognuno e al contempo di tutta la comunità:

“Se i trasporti sono la condizione essenziale che consente a tutti i cittadini di beneficiare di servizi vitali, significa che vanno innovati – ha spiegato De Rosa – e affinché accada questo il sistema ha bisogno di professionisti che vogliano fare e tentare tutte le strade. Ci vogliono individui che hanno bene a mente che anche nei primi fallimenti si trova il successo: l’opportunità di imparare ad andare avanti e riprovare ancora”.

In ultimo un pensiero critico e insieme propositivo sui sistemi informatici intelligenti:

“Sono un classicista, non un tecnico – ha concluso De Rosa – e per questo dico che non mi preoccupa l’AI che resta un’opportunità unica, sono più preoccupato per l’intelligenza umana e per il gap.

Bisogna sviluppare le menti, perché se le tecnologie hanno un aspetto negativo questo è la disumanizzazione e la desertificazione del genio umano ad opera già del mondo dei social. Mi preoccupa quindi solo il combinato disposto dell’intelligenza artificiale e dell’intelligenza umana, viziato dagli strumenti innovativi, non il progresso tecnologico”.