denuncia all'UE

Il Gruppo Luhmann denuncia l’UE per il bando ai motori endotermici dal 2035, De Rosa: “I procedimenti giudiziari sono l’estrema opposizione al regolamento UE”.

È di questi giorni la notizia della denuncia all’UE da parte di un’azienda tedesca, per lo stop ai motori endotermici dal 2035. Domenico De Rosa. CEO di SMET, ha affermato riguardo il procedimento giudiziario che la “decarbonizzazione deve essere perseguita nel rispetto dei principi di una transizione economicamente sostenibile e sulla verità dei dati”.

Il Gruppo Luhmann denuncia l’UE per il bando ai motori endotermici dal 2035, il CEO di SMET: “I procedimenti giudiziari sono l’estrema opposizione al regolamento UE: la decarbonizzazione deve essere perseguita nel rispetto dei principi di una transizione economicamente sostenibile e sulla verità dei dati”.

Il gruppo tedesco Luhmann, leader nel commercio di carburanti sintetici, ha denunciato la messa al bando dei motori a combustione interna deciso dall’UE. Il direttore della Luhmann, Lorenz Kiene, ha dichiarato che il piano dell’Ue è guidato dall’ideologia, non dai fatti.
Secondo Kiene, infatti, il Parlamento europeo non può considerare come prive di emissioni solo le automobili che non emettono gas di scarico, perché, secondo la sua analisi, non ha senso misurare solo le emissioni provenienti dai gas di scarico, ma le emissioni di CO2 dovrebbero essere registrate durante l’intero ciclo di vita di un veicolo.

Un procedimento giudiziario che potrebbe divenire precedente rischioso ed aprire la strada a moltissime altre denunce.

Domenico De Rosa ha commentato la notizia, concordando sull’analisi circa le emissioni di CO2:

“Un annunciato e netto “no” che sta conducendo a dei provvedimenti seri – ha commentato Domenico De Rosa – del resto è giusto quanto affermato dal direttore della Luhmann. Dall’analisi comparativa delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita di vetture elettriche con quelle, ad esempio, di auto ibride è chiaro che anche le auto elettriche, pur non producendo emissioni di scarico, impattano sull’ambiente per via dei “costi” ambientali della batteria, oltre che per l’energia necessaria. Lo stop ai motori endotermici si basa su una pura ideologia e non su dati concreti, va messo in luce con ogni mezzo”.

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